BAMBINI, GUCCINI E HAITIANI

A carnevale ogni travestimento vale

A carnevale ogni travestimento vale. Tipo: il piccolino di casa, non ne vuole sapere né di camicioni da clown, né di mantelli da Zorro. Per uno che andrebbe sempre nudo con indosso le scarpe della sorella, di quattro numeri più grandi, ululando come un lupo, c’è bisogno d’altro? Tipo: quello che, a 60 anni suonati, si traveste, stesso costume da 30 anni, da “giovanilista ribelle”, da pochi concerti perché «non potrei mai fare un lavoro da impiegato», da “viva il Che”, chiaramente quello delle immaginette, bello e giovane, da, parlando della morte di C. Giuliani a Genova, «questi sono i cattivi, questi i buoni», da vado al controfestival, da ribelle sì, ma poi c’è una sua intervista su tutti i giornali, anche quelli del “supercattivo”. è carnevale, e ci sono le maschere dei grandi furbacchioni (tipo quel bell’imbusto di catto-comunista presidente di Haiti, ex prete, guevarista e noglobal) e quelle vere dei bambini vittime dei furbacchioni (come quelli haitiani, i più poveri del mondo e, prendete nota, li conosco bene, c’è da fidarsi di loro, siccome ad Haiti manca l’acqua, il cibo, l’elettricità, le strade sono barricate, le comunicazioni telefoniche interrotte, la situazione sanitaria fuori controllo, per far fronte a questa emergenza umanitaria, l’associaizone di volontari Avsi, presente sull’isola dal 1999 e con diversi progetti in corso, ha messo a disposizione un conto corrente bancario sul quale è possibile effettuare delle donazioni necessarie per acquistare generi di prima necessità, C/c 000000019000, Banca Popolare di Milano, Agenzia 26 – Milano, Piazza Duca d’Aosta 8/2, ABI 05584 – CAB 01626 – Cin C, Causale: “Emergenza umanitaria Haiti”). è carnevale, e c’è la solita maschera da mozzaorecchi per rispondere all’ingiustizia di chi si è approfittato del popolo. E c’è quella strana, vera, giusta, di chi porta non vendetta, ma la gratuità dell’immediata condivisione a chi ha perso tutto. Come, nel caso del crac Parmalat, sta facendo la Compagnia delle Opere per quei bambini brasiliani che hanno perso tutto (vedi Taz&Bao).

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