Bagnasco: «Incidente al porto è per Genova un colpo al cuore»

«Bisogna stringersi gli uni agli altri nella preghiera. Auspico che tutti i genovesi sentano questa tragedia come un momento di riscatto per crescere nell’amore verso la propria città»

Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei ha parlato a Radio Vaticana dell’incidente accaduto oggi al porto di Genova dove (bilancio provvisorio) si contano finora 7 morti e 4 dispersi. Bagnasco ha voluto esprimere «Profondo cordoglio, solidarietà e vicinanza» per le vittime e i loro parenti.

«L’ho saputo questa mattina presto – ha detto Bagnasco -. In questo momento bisogna stringersi gli uni agli altri attraverso la preghiera che assicuro a tutte le persone interessate, e attraverso quella vicinanza fraterna, affettuosa, che si può realizzare. Naturalmente, penso anche a tutti i colleghi, alla Capitaneria di porto, a tutti gli operatori portuali del mondo del mare, persone a cui rivolgo la mia stima, la mia ammirazione e il mio incoraggiamento in questo momento così doloroso e luttuoso».

L’arcivescovo ha detto che questo per la città «è veramente un colpo al cuore. Il porto è storicamente il cuore pulsante, ma anche nelle attuali circostanze, anche per il grande indotto che sempre porta con sé. Ma nello stesso tempo vorrei che questo fosse anche un momento di riscatto. Per questo prego il Signore, e auspico che tutti i genovesi sentano questa tragedia come un momento di riscatto per crescere nell’amore verso la propria città e al verso il proprio porto che – ripeto – storicamente è il suo cuore. Un riscatto, perché si facciano ulteriori progressi in quello che è lo sviluppo, la solidità del porto e delle attività portuali con la partecipazione di tutti gli operatori perché da questa tragedia possa uscire una coscienza nuova da parte di tutti noi».

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