Al Pd di Empoli non piace la nostra bandiera con il simbolo della famiglia

La legge Scalfarotto non è ancora passata, tuttavia manifestazioni pacifiche vengono bersagliate da attacchi di chi dice di difendere la libertà dei singoli individui

I consiglieri comunali del Pd di Empoli, Arianna Poggi e Simone Falorni, hanno criticato la sezione locale della La Manif Pour Tous che avevano esposto per pochi minuti una grande bandiera con il simbolo della famiglia nel parcheggio antistante il palasport Aramini. Secondo i due consiglieri si trattava di un «atto grave ed eccessivo». «Riteniamo – hanno scritto in un comunicato – che chiunque viva il nostro tempo non potrà che disapprovare questi goffi tentativi, sia nel metodo che nel merito, di evitare l’inevitabile, ovvero l’affermazione una volta per tutte» dell’estensione dei diritti alla coppie omosessuali. Di seguito riportiamo il comunicato della Manif Pour Tous Empoli.

Stupore e sorpresa per la protesta contro la semplice e breve esposizione di una bandiera con l’immagine di una famiglia

Il circolo empolese de La Manif Pour Tous Italia esprime sorpresa e stupore per la protesta contro la semplice e breve esposizione in orario mattutino e senza intralcio di una bandiera con l’immagine di una famiglia. La legge Scalfarotto non è ancora passata, tuttavia manifestazioni pacifiche vengono bersagliate da attacchi di chi dice di difendere la libertà dei singoli individui. Qualcosa non torna.

Non abbiamo mai aggredito nessuno o impedito ad altri di manifestare. Noi soprattutto vegliamo sull’educazione dei bambini e sul fatto che i bambini abbiano un babbo e una mamma. Che le donne non siano atrocemente sfruttate con la pratica dell’utero in affitto. Che l’educazione sessuale è e deve rimanere un monopolio della famiglia, non può essere derogata alla scuola. Certamente continueremo le nostre pacifiche manifestazioni e invitiamo i due consiglieri del PD a ricordarsi che questa è ancora una democrazia dove “tutte” le opinioni devono poter essere espresse. Inoltre non ci risulta che la maggioranza del PD sia a favore dei matrimoni gay e delle adozioni di bambini.

Recentissimi dati Eurispes riportano che oltre il 60% degli italiani è contrario ad estendere il matrimonio a coppie di persone dello stesso sesso. Siccome è proprio quel che fanno i registri delle unioni civili e il ddl Cirinnà all’esame del Parlamento, per non parlare della diretta trascrizione di nozze estere, possiamo dire che grande maggioranza degli italiani condivide in pieno attività di protezione della famiglia e del matrimonio della Manif.

Se due persone sono omosessuali e decidono di vivere insieme non c’è alcun problema, è giusto. Ed i modi per veder tutelati i loro diritti ci sono già. Tuttavia in Italia le coppie eterosessuali non si sposano più e il Governo ha appena approvato una legge per accelerare i divorzi. Esiste in Italia l’urgenza per l’approvazione delle nozze fra persone dello stesso sesso?

La sentenza del Tribunale di Grosseto si vanta di contraddire espressamente tutta la giurisprudenza di Cassazione e costituzionale sul tema del matrimonio e della famiglia. Corte Cassazione ha già dichiarato nel 2012 illegittimità trascrizione nozze omo. Ergo il Comune ha operato contro la legge e la costituzione. Siamo certi che la Procura della Repubblica ricorrerà contro la sentenza come già aveva fatto ed essa sarà smentita dai successivi gradi di giudizio.

In definitiva denunciamo il grave clima intimidatorio e discriminatorio contro chi vuole difendere quello che la Costituzione afferma sulla famiglia e sul matrimonio.

Concludiamo facendo presente che da quasi un mese abbiamo scritto due volte alla segreteria del Sindaco Barnini per essere ricevuti e affrontare insieme soprattutto le tematiche del gender nelle scuole, tuttavia non abbiamo ancora ricevuto risposta. Chi sono i veri discriminati?

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