Addio mutanda. Uomini, la domanda è: push up o contenitivo? John Wayne aiutaci tu

Tipica scena da talk show femminile della domenica pomeriggio. La conduttrice chiede alla velina di turno «qual è la prima cosa che guardi in un uomo». Quella sorride e dice «gli occhi». La conduttrice la incalza e lei confessa: «Il fondoschiena, ovvio». Ora, a forza di sentire questa frase detta più per stupire che per altro, le aziende produttrici di biancheria intima maschile hanno deciso di creare linee apposite per valorizzare il cosiddetto “lato b”. Addio alla vecchia domanda esistenziale “boxer o mutanda”, ora bisogna rispondere a un’altra ben più preponderante: push up o contenitivo? John Wayne probabilmente si starà rivoltando nella tomba ma non è una novità che il mercato di cosmesi e abbigliamento maschile sia quasi più redditizio di quello femminile. Dai prodotti della cura per la pelle ai pacchetti di trattamenti benessere, un uomo nel 2012 può usufruire senza sensi di colpa di tutto quello che vuole per apparire bello e in forma. Pazienza se la fidanzata/moglie/amante/figlia scuote la testa dubbiosa.

Ed ecco che l’azienda inventrice di quel tessuto miracoloso e supercontenitivo chiamato Spanx mette in commercio una serie di pancere, t-shirt e mutande in grado di far sparire le più ingombranti maniglie dell’amore. Sarah Blakely ha infatti inventato la cosiddetta tecnologia del “body shaping”, un tessuto per biancheria intima in grado di strizzare e contenere le forme sotto i vestiti più fascianti, e così è diventata ultramiliardaria. Anche tantissime attrici hanno confessato di usare le Spanx sotto certe mise da red carpet, senza imbarazzo. Quindi, perché dovrebbe imbarazzarsi un maschio che acquista una maglietta della salute modellante?

La D. Hedral invece si è orientata più sul settore “underwear” e ha messo a punto una tecnologia chiamata “Anglefit”, che consiglia ai maschi di calcolare il loro angolo di curvatura del gluteo. È tutto vero, e serve all’azienda per consigliare al cliente il migliore modello, fatto in ottimo cotone italiano, al costo di 40 euro circa. La collezione più richiesta al momento è quella chiamata “Gigolo Joe”, caratterizzata da una “y” con colore a contrasto sul retro. Per una “naturale valorizzazione del lato B”. Che non è più solo una questione da femmine.

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