30 ottobre: che fare?

L’importante è prendere una posizione seria ed essere protagonisti fino in fondo della propria scelta

Volevo chiedere a tutti voi che siete nella mia scuola, che vivete nella mia scuola, di prendere una posizione davanti alla proposta ricevuta in questi giorni riguardo l’incontro del 30 ottobre per la libertà della scuola. Pensando alla scuola privata mi viene in mente la mia, quella in cui entro tutte le mattine, non altre. Ecco perché bisogna dire “sì” o “no” a questa proposta, indipendentemente dalle nostre idee politiche o religiose, ma solo per il fatto che, a prescindere dai motivi, siamo in questa scuola. Non bisogna venire qui tutte le mattine pensando di essere in balia di ciò che ci succede, ma bisogna reagire. Non bisogna farci schiacciare dalle cose, ma giudicarle perché siano per noi. La scuola è nostra e dobbiamo difenderla. Sia che dica “sì”, sia che dice “no”, bisogna portarne le ragioni e se queste sono vere, non si può fare a meno di lottare. È perciò necessario rischiare: cosa c’è di più affascinante perché ciò a cui teniamo accada? Benedetta, I classico o Anna, IV B Scientifico Benedetto, III B Scientificoo Pietro, IV B Scientifico

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