Iraq, islam, cristiani perseguitati. Parla il cardinale Sako

Ripubblichiamo un’intervista al cardinale Louis Raphael I Sako, realizzata da Monica Mondo per “Soul”, programma di Tv2000. Il patriarca cattolico dei caldei ripercorre la sua infanzia passata nel Kurdistan iracheno e a Mosul, ricorda la storia della sua famiglia e della sua vocazione, oltre alla sorte dei cristiani nella terra d’Iraq.

 

Il cardinale Sako spiega l’importanza dei martiri, «il cui sangue porta frutto e che sono sempre stati tanti nella nostra terra», critica l’intervento degli Stati Uniti in Iraq, che ha portato alla fuga di un milione di cristiani «e solo mezzo milione sono rimasti. Chi se n’è andato non vuole tornare».

 

L’Iraq, asserisce, avrebbe bisogno di «cambiare mentalità e cultura settaria, creando uno Stato laico basato sulla cittadinanza». Dalla mentalità settaria e dall’islam, continua, nascono anche Stato islamico e Al Qaeda: «L’Isis è politicizzato, è chiaro, ma si basa sui versetti del Corano. I musulmani devono fare una nuova lettura dei versetti che chiedono la violenza, che pensano che solo l’islam sia la vera religione, che le altre religioni siano false. Se ci sono versetti del tempo di Maometto bisogna inserirli nel contesto, fare una esegesi, come noi abbiamo fatto».

 

Consiglia poi all’Occidente di frenare le migrazioni e l’accoglienza di massa, cercando piuttosto di «aiutare le persone che scappano a casa loro».

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