Il frutto del lavoro forzato in Cina venduto negli Usa

Badger Sportswear, azienda americana del North Carolina che rifornisce di magliette e materiale sportivo molte università americane, ha tagliato ogni rapporto commerciale con la firma cinese Hetian Taida Apparel. È stato dimostrato dall’Associated Press, infatti, che la compagnia da anni fornitrice di Badger Sportswear ha aperto una fabbrica all’interno di un campo di rieducazione attraverso il lavoro, dove sfrutta gratuitamente il lavoro dei musulmani uiguri internati senza processo.

Nell’ultimo anno circa un milione di uiguri sono stati arrestati nella provincia del Xinjiang e portati in vere e proprie prigioni, dove subiscono il lavaggio del cervello e sono costretti a lavorare. I laojiao erano stati formalmente chiusi dal partito comunista nel 2015 e solo l’anno scorso hanno ufficialmente riaperto. Il video dell’Ap sopra pubblicato mostra le immagini del lavoro all’interno della fabbrica e offre le testimonianze di ex detenuti e parenti di internati su quello che avviene all’interno.

L’azienda cinese ha ammesso di avere una fabbrica dentro un laojiao ma ha negato di «partecipare alle attività del campo», come dichiarato dal presidente Wu Hongbo. Il portavoce del ministro degli Esteri, Lu Kang, ha aggiunto che si tratta di «disinformazione» perché il lavoro nei campi «non è forzato»: si tratterebbe invece di un aiuto a «introdurre nel mondo del lavoro» gli appartenenti alle categorie sociali più svantaggiate.

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