Hamas lascia demolire l’antica chiesa bizantina a Gaza

«Che differenza c’è fra i funzionari del Waqf a Gaza e quelli dell’Isis, quando spianano coi bulldozer le antichità e un tesoro religioso e culturale?». Sono queste le parole usate da un cristiano palestinese per esprimere tutta la propria indignazione per quanto accaduto settimana scorsa a Gaza.

 

CHIESA DI 1500 ANNI. Sabato scorso, durante i lavori di scavo per l’edificazione di un centro commerciale, vengono alla luce le rovine di una antichissima chiesa bizantina. L’edificio, dicono fonti locali, dovrebbe risalire a circa 1500 anni fa. La scoperta sembra essere importante tanto che Jamal Abu Rida, capo del ministero delle antichità dell’Autorità Palestinese, si reca sul luogo e rilascia un’intervista alla Reuters in cui conferma questa ipotesi: «Il nostro primo pensiero è stato che si trattasse di una chiesa di epoca bizantina».
Il problema, però, è che le scavatrici e i bulldozer non si sono fermati, proseguendo imperterriti nei loro lavori predisponendo le fondamenta del centro commerciale, senza alcuna sospensione e recuperando solo una quindici di pezzi tra capitelli e altri piccoli (e bellissimi) reperti. A quanto pare avrebbero addirittura accelerato i lavori una volta scoperti e rimossi i reperti.

 

LA VERITA’ SU HAMAS. Un sacerdote, padre Ibrahim Nairouz, ha denunciato l’episodio con due lettere indirizzate alle autorità palestinesi colpevoli di essere rimaste inerti di fronte al ritrovamento: «Se avessero trovato i resti di una moschea o di una sinagoga o di qualsiasi altra struttura antica – ha chiesto padre Nairouz – avrebbero affrontato la situazione nello stesso modo? Fanno così perché è una antica chiesa?».
La zona è sotto il controllo di Hamas e, secondo i cristiani, «è evidente che il patrimonio e gli esseri umani cristiani sono sotto tiro nella nostra regione». Molti di loro hanno protestato su internet e sui social network, sostenendo padre Nablus. «Stanno cercando di cambiare la storia che dimostra che Gaza è stata una delle antiche città cristiane?» ha chiesto uno. «La domanda è: dove sono coloro che si preoccupano di conservare il nostro patrimonio cristiano?», ha scritto un altro. «Dove sono i capi delle chiese di Gerusalemme e del mondo? Dove sono i vescovi e arcivescovi, cosa li trattiene dall’affrontare un grave incidente che va nel senso della cancellazione della nostra identità cristiana in Terra Santa? Dove sono il Vaticano e l’Unesco?». «Questo incidente deve essere pubblicizzato in modo che il mondo sappia la verità su Hamas».

 

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