Egitto. «La nostra Chiesa costruita sul sangue dei martiri»

«Hanno cominciato la Messa sulla terra e l’hanno conclusa in paradiso». Un commosso e orgoglioso monsignor Makar, vescovo copto-ortodosso, ha rilasciato un video per commemorare la scomparsa dei 45 «martiri», uccisi in chiesa da due attentati durante la liturgia della Domenica delle Palme a Tanta e Alessandria, in Egitto.

 

 

«Tutti sappiamo che cosa è successo, tutti abbiamo visto le foto. È davvero straziante vedere come questi diaconi meravigliosi, raccolti in preghiera, abbiano cominciato la liturgia sulla terra per terminarla in paradiso», dice mentre trattiene a stento le lacrime.

 

 

«Anch’io sono stato uno di loro in passato e tutti insieme cantavamo gli inni», continua. «Ora loro continuano in paradiso. La dipartita di questi giovani spezza il cuore. La vita con Cristo comincia sulla terra, ma raggiunge il suo compimento in paradiso. Questi martiri hanno completato la loro lotta e conquistato il regno del paradiso. Offriamo le nostre condoglianze e il nostro affetto alle famiglie e alla gente di Tanta e Alessandria».

 

 

Monsignor Makar, vescovo di Sharkia e El-Asher, ha aggiunto parlando della Chiesa copto-ortodossa: «Il numero dei martiri cresce. La nostra è una chiesa di martiri e il Sinassario ha sempre pagine vuote da riempire, ma sarà scritto con il sangue, il sangue dei martiri della Chiesa copta». Il vescovo, esaltando i fedeli che hanno perso la vita, conclude con una citazione della lettera di san Paolo ai Filippesi: «Perché vi è stata concessa la grazia, rispetto a Cristo, non soltanto di credere in Lui, ma anche di soffrire per lui».

 

 

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