Così in Venezuela i bambini muoiono di fame. In ospedale

In questo impressionante reportage il corrispondente della Bbc dal Venezuela, Guillelmo Olmo, mostra e racconta alcune delle realtà che il regime di Nicolás Maduro si ostina a non ammettere e ad attribuire a fantomatici attacchi da parete dei nemici della “rivoluzione bolivariana”. Ma come aveva già confermato due settimane fa un drammatico documentario della Conferenza episcopale venezuelana, la verità è che il paese è letteralmente allo stremo, il popolo è ridotto alla miseria e vive nella paura e nell’insicurezza permanenti. Il viaggio della Bbc è una terribile conferma di tutto questo.

L’audio originale del servizio è in inglese e in spagnolo e i sottotitoli sono in inglese, tuttavia non è difficile comprendere quel che dicono le immagini. Olmo entra nell’ospedale pediatrico di Puerto La Cruz, dove trova stanze piene di bambini ammalati che non hanno possibilità di ricevere cure adeguate e nemmeno una corretta alimentazione. «Un medico mi ha detto che l’anno scorso in quell’ospedale sono morti 80 bambini per malnutrizione», spiega il giornalista.

LA VERA RAGIONE DEI BLACKOUT

Il corrispondente del network britannico prova inoltre a verificare di persona se sia vero quello che Maduro ripete in continuazione, ovvero che i blackout che da mesi colpiscono a ripetizione intere aree del paese (compresa la capitale Caracas), lasciandole al buio per ore o addirittura per giorni, sono effetto di «sabotaggi e attentati terroristici». Alla stazione elettrica della zona di Puerto La Cruz, però, Olmo trova la Guardia nazionale ad attenderlo. Naturalmente gli vietano di filmare, comunque le immagini riprese all’esterno della struttura dalla Bbc sono sufficientemente eloquenti: l’impianto è in decadenza; tralicci e cavi, nell’incuria più totale, sono divorati dalle sterpaglie.

L’INTERVISTA AL BUIO

Parla da solo anche il momento del blackout vero e proprio vissuto in presa diretta dalla troupe dell’emittente statale britannica. Il cronista si ritrova a intervistare un’anziana signora in mezzo a una strada senza poter contare su alcuna luce, a parte quella proiettata dalla telecamera. «Non mi era mai capitato di fare un’intervista in un’atmosfera così strana. Mi ha dato un’idea di quanto siano vulnerabili tante persone in Venezuela».

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