Come si esulta per un gol a Gaza: «Allahhhhh, morte a Israele»

Anche una partita di calcio può essere un ottimo momento per fare propaganda. Così Hisham Mu’ammar, commentatore di calcio per il canale televisivo palestinese Amwaj Sport tv, esultando il 10 ottobre durante la partita tra Ittihad Shuja’iyya (squadra della Cisgiordania) e Khadamat Rafah (città della Striscia di Gaza), si lascia andare alla gioia paragonando i gol all’uccisione degli israeliani.

 

Nel video sottotitolato da Memri Tv, quando l’Ittihad segna un calcio di rigore, grida, ricordando le recenti uccisioni di israeliani: «Allahhhhhhh, Fadhl Qanita segna. Parla la lingua dei Leoni dell’Oriente, tutta Shuja’iyya è con te, o Cisgiordania. Come un coltello che pugnala i codardi [israeliani], come un’ascia che taglia le vene degli idioti, una macchina che investe chi saccheggia la terra dei profeti, un proiettile che perfora i cuori dei malvagi, una pietra che umilia i deboli sionisti!».

 

Al pareggio degli avversari, esplode ugualmente: «Allahhhhhh, ha segnato Rami Al-Bayouk! Rafah, quante cose si possono dire di te. È un nome con migliaia di significati, incarna l’essenza del sacrificio: la resistenza si è fatta conoscere oltre le linee nemiche, nelle strade, e un esercito di sionisti è stato schiantato dai nostri soldati. L’abbiamo umiliato al valico di Sufa, un soldato è stato catturato e ha urlato: “Quanto vorrei non aver mai invaso una terra i cui soldati non mostrano pietà per gli oppressori”. Quel soldato era Shalit [Gilad, rapito nel 2006 e restituito a Israele nel 2011 in cambio di un migliaio di palestinesi]. Tanti altri Shalit seguiranno».

 

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