Califfato. Le donne vanno al parco dei bambini con niqab e kalashnikov

Questo video realizzato da France24 è una testimonianza unica. Una donna, vestita con il niqab, ha accettato di girare con una telecamera nascosta a rischio della propria vita e filmare la vita di tutti i giorni nella città di Raqqa, roccaforte dello Stato islamico in Siria dove vige una rigida versione della sharia. Dappertutto si vedono uomini armati e non solo: la telecamera infatti riprende anche una donna che, bambino in una mano e kalashnikov sulla spalla, va al parco come se niente fosse.
Entrata nel parco la donna che filma viene ripresa da una pattuglia di jihadisti: nonostante porti il velo integrale, le ordinano in perfetto francese di coprirsi meglio perché è in parte trasparente e «ti si vede il volto»: «Non puoi andare in giro così in pubblico. Ti si vede il volto. Devi coprirti: Dio ama le donne coperte», la ammoniscono. La donna si scusa: per questa volta non le verrà fatto niente.
Ma la parte più interessante del breve filmato arriva quando la donna si reca in un internet point riservato alle donne. Qui filma e sente parlare molte ragazze francesi con le proprie famiglie in Francia, che spesso le implorano di tornare. «Non tornerò mamma. Te lo dico chiaramente: non ho rischiato per venire fin qui e poi tornare a casa. Non tornerò mai più perché sto bene qui».
Alcuni genitori, quando sentono queste parole dalle loro figlie completamente coperte, occhi e mani compresi, scoppiano a piangere. Allora le donne recatesi in Siria per combattere il jihad rispondono: «Non serve a niente piangere o avere paura. Tutto quello che vedete in televisione è falso, lo giuro: è falso. Hai capito? In televisione esagerano tutto». In Siria e Iraq circa 150 donne francesi si sono unite ai terroristi dello Stato islamico.

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