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Cheuk-yan è in prigione ormai da sette mesi. Nelle sue ultime lettere ha iniziato a parlare del suo futuro in carcere. Si sta preparando psicologicamente a restare dentro per altri quattro o cinque anni. Ha tre ulteriori incriminazioni da affrontare, una delle quali per “incitamento alla sovversione” secondo la legge sulla sicurezza nazionale. Si tratta di un’accusa seria e, nella situazione in cui versa attualmente il sistema legale, non esiste possibilità di assoluzione. Anche se lo so, per me è un tuffo al cuore. Se lui deve pensare a come convivere con la noia dentro una prigione, io devo pensare alla mia vita senza di lui nei prossimi quattro o cinque anni.
Finora ce la siamo cavata bene. Io sto bene perché lui sta bene, nonostante la sua condizione. Poco dopo essere stato incarcerato, è stato assegnato alla sezione falegnameria. Per via della sua età, gli sono stati affidati compiti leggeri come riempire i contenitori dell’acqua pot...
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