Proclamato beato lo scorso primo settembre, monsignor Ghika è «un “principe” per nascita che ha seguito la via regale della Croce, diventando per scelta un “mendicante” di amore per Cristo»
Firmò un manifesto di dissenso confermando la fedeltà al Papa. Per combattere la persecuzione dei cattolici girava per le parrocchie risvegliando la fede nelle comunità. Fu arrestato, ridotto a una larva e lasciato morire di fame nel 1951