Che la linea sia quella del sindaco di Firenze o quella di Enrico Letta, il partito è condannato a morire democristiano. Alcune (semi)serie ragioni per considerare una scissione post-comunista
Il professore domenica si metterà in coda per eleggere il nuovo segretario del Pd: «I rischi aperti dalla recente sentenza della Consulta mi hanno obbligato a ripensare a decisioni prese in passato». Epifani, Cuperlo e Civati entusiasti
Il sindaco di Firenze indica la sua tabella di marcia: «Taglio ai costi della politica da 1 miliardo di euro, un piano del lavoro, un nuovo rapporto con l'Ue». E per la giustizia: «Una riforma con le toghe, non contro»
Ieri il candidato alle primarie del Pd contro il ministro della Giustizia: «Avrebbe fatto un servizio al paese dimettendosi. La telefonata è una lezione alla politica, che non sia più succube agli interessi degli amici»
«Molto in comune con Lupi e i ministri Pdl, ma la vicenda del Cavaliere ci pone in oggettiva lontananza. Renzi? Un leader carismatico naturale, come Berlusconi»
L’hashtag preferito di Matteo è #iocicredo. In amore bisogna crederci in due, ma in politica in di più. Ora che tutti lo danno vincente quell'amore non consumato sembra essersi consumato
Sul suo blog, il giornalista Stefano Filippi stila un breve elenco degli insegnamenti che il Pdl (o ciò che ne resta) potrebbe trarre dall'esperienza del Pd.
«Ho incontrato Berlusconi ieri sera ed è stata una lunga conversazione. Gli ho illustrato l'idea di una candidatura di Alfano con un Berlusconi che non va in pensione ma gioca un ruolo di kingmaker»