Le stime sulla crescita dei paesi europei mettono l’Italia all’ultimo posto, dietro la Grecia. Il premier deve riuscire a rilanciare l’economia (con buona pace del ministero green caro ai grillini)
Il governo approva la Nadef e la preoccupante verità viene a galla: persi 500 mila posti di lavoro in un anno, debito al 158% del Pil, briciole dal Recovery Fund, idee sballate sulla ripresa
«L’Italia offre livelli salariali competitivi (che crescono meno che nel resto dell’Ue) e una forza lavoro altamente qualificata», si legge nella brochure del governo per incentivare gli investimenti