Il sacerdote carmelitano Federico Trinchero in una lettera racconta le fatiche quotidiane di 11 frati alle prese con le conseguenze della guerra civile e di «un mondo in fiamme»
Rapito il 16 aprile insieme a tre sacerdoti e liberato il giorno dopo, il vescovo Aziagbia ha raccontato: «Grazie a Dio uno dei comandanti dei Seleka che non era d’accordo con la nostra uccisione ci ha protetti»
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