Pur di non abiurare il cristianesimo, la donna si è lasciata condannare a morte in Sudan. Dopo essere stata liberata e portata in Italia, è partita per il New Hampshire
Intervista al parroco Pierre Laurent Cabantous: «Questo segno viene messo sulle case dei cristiani di Mosul. Noi per solidarietà, oltre alla preghiera, l’abbiamo affisso sulla canonica. In Italia c’è troppa rassegnazione»
Intervista a Willy Fautré, direttore di Human Rights Without Frontiers, che sta spingendo il Parlamento europeo a premiare la cristiana sudanese: «In pochi avrebbero avuto il suo coraggio»
Mentre il gruppo Human Rights Without Frontiers chiede per la donna il prestigioso premio, il padre chiede ai giudici sudanesi di annullare il matrimonio di Meriam con il cristiano Daniel Wani
La cristiana, che si trova ancora nell’ambasciata americana a Khartoum, non ha ancora ricevuto i documenti per espatriare contrariamente a quanto promesso dal governo
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