Meriam: «Dio mi ha dato una nuova vita, ma non dimentico i cristiani tormentati»
La donna cristiana sudanese che mise a repentaglio la vita pur di non rinnegare la sua fede, racconta la sua esistenza negli Usa
La donna cristiana sudanese che mise a repentaglio la vita pur di non rinnegare la sua fede, racconta la sua esistenza negli Usa
Intervista ad Antonella Napoli, presidente della Ong Italians for Darfur: «È un precedente importantissimo per tutti i perseguitati, nessun tribunale che applica la sharia potrà condannare un uomo o una donna perché cristiani»
L'organo (che però è solo consultivo) contesta che la Carta fondamentale garantisce la libertà di culto. Le conclusioni inviate al presidente Bashir. E l'ambasciatrice di Khartoum in Italia si dice convinta che il verdetto sarà annullato
Per l'avvocato della donna, «la legge impedisce di eseguire la sentenza prima che il bambino nasca e venga allattato dalla madre per due anni. Faremo ricorso»
Meriam Yahia Ibrahim è stata condannata ingiustamente l'11 maggio per apostasia. Per salvarsi avrebbe dovuto convertirsi all'islam, ma lei, madre di un figlio e incinta di otto mesi, ha rifiutato
Meriam Yahia Ibrahim è in prigione con suo figlio e ne aspetta un altro. In Sudan vige la sharia, ma la pena capitale per apostasia non veniva comminata dal 1985
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