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Manovra e crisi rischiano di mettere in ginocchio anche i grandi imprenditori, che chiedono più aiuti alla politica. Luigi Nespoli: «Meno tasse ai lavoratori, creando così più consumi, e incentivi fiscali alle società che hanno risultati economici e sociali notevoli per utili». Per Cantine Rauscedo ci vuole una classe politica in grado di dare stabilità. Il presidente di Estrima chiede un piano economico serio
Un imprenditore al Sud può operare senza le mafie e senza pagare il pizzo. Se lo fa, ci guadagna. E' questa la tesi di Senza Padrini, scritto da Filippo Astone, un viaggio che racconta le storie di tanti che non pagano il pizzo, «non per eroismo, ma perché sono imprenditori nel senso più liberale del termine»
Settembre si preannuncia un mese difficile per gli imprenditori italiani. Messe alle strette dalla manovra finanziaria, dalla crisi e dalla cassa integrazione, molte aziende del Belpaese rischiano il tracollo. Tempi.it ha tastato il polso ad alcuni attori dell'imprenditoria italiana. Tutti concordano su un punto: «L'articolo 8 della manovra ci potrà essere d'aiuto»