I 50 angeli custodi di Giovannino
Ci dona speranza e fiducia nell’umanità vedere che c’è ancora chi si prodiga per accogliere l’«imperfetto» che per alcuni è solo «materiale di scarto»
Ci dona speranza e fiducia nell’umanità vedere che c’è ancora chi si prodiga per accogliere l’«imperfetto» che per alcuni è solo «materiale di scarto»
Intervista a padre Carmine Arice, padre generale del Cottolengo, che ha dato la disponibilità ad accogliere il neonato malato e abbandonato: «Sono felice che non sia stato abortito. Ora però bisogna andare oltre lo slancio emotivo»
Quando si sarà esaurito lo slancio emotivo legato all'abbandono del neonato malato, dovremo porci la domanda giusta: vogliamo essere figli generati nella carne o creati in laboratorio?
Giovannino, neonato di quattro mesi, è stato concepito con fecondazione eterologa e abbandonato in ospedale dai genitori perché affetto da una grave patologia. La lettera con cui il Cottolengo si dice disposto ad accoglierlo: «La tua vita ha un valore infinito»
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