Giappone. Tre anni e mezzo dopo Fukushima, tutto pronto per il ritorno al nucleare: «Ne abbiamo bisogno»
La centrale di Sendai, nel sud del paese, soddisfa i nuovi parametri di sicurezza. Abitanti, Consiglio comunale e governatore sono d'accordo
La centrale di Sendai, nel sud del paese, soddisfa i nuovi parametri di sicurezza. Abitanti, Consiglio comunale e governatore sono d'accordo
L'atomo costa meno, inquina meno e garantisce l'approvvigionamento. L'ex direttore dell'Agenzia internazionale dell'energia: Berlino non spenga le centrali
Dall'incidente alla centrale di Fukushima causato dallo tsunami l'11 marzo 2011, allo spegnimento di tutti i reattori a maggio, alla riaccensione di due reattori a luglio, alla decisione di non abbandonare il nucleare.
Oggi il primo ministro Abe ha fatto marcia indietro in Parlamento: «Nuovi standard di sicurezza ma per competere non possiamo farne a meno». Senza nucleare, Tokyo spenderebbe 34 miliardi di dollari in più all'anno.
Il Giappone ha spento 50 su 52 reattori dopo Fukushima e perderà 68 miliardi di dollari l'anno. Ministro delle Finanze: «Il problema non sarà risolto fino a quando le persone anziane non si sbrigheranno a morire».
Dopo aver spento tutti i reattori due mesi fa, il governo ne riattiva due per l'estate. Eviterà il collasso economico del paese e farà bene all'ambiente.
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