Vivo per un soffio nel cratere di Beirut. «Ora bisogna salvare il Libano»
Il botto, il volo di quattro metri, il ritorno a casa nella città inondata di sangue e macerie. Stefano Baldini lavorava vicino al porto «quando tutto si è fatto urlo e detriti». «L'Europa ha il dovere di aiutare questo paese»