Niente è ovvio e quel “tumpf” dolce e possente è un miracolo
L’altra sera uno dei figli tornava da un breve viaggio. L’ho abbracciato, lui ormai di tanto così più alto di me. Nello stringerlo ho appoggiato per un momento la testa al suo petto. Allora ho sentito il battito del cuore: regolare, quasi lento, possente. Tumpf, tumpf, tumpf: come un motore ...