Non siamo ancora sottomessi, ma siamo già dhimmi
La dima è la tassa che i cristiani dovevano pagare nei paesi musulmani per ottenere la libertà di culto, ma non di apostolato. La dhimmitude sta diventando la subcoscienza dell’Europa.
La dima è la tassa che i cristiani dovevano pagare nei paesi musulmani per ottenere la libertà di culto, ma non di apostolato. La dhimmitude sta diventando la subcoscienza dell’Europa.
Lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil) ha pubblicato un editto per informare i cittadini delle nuove regole vigenti in città secondo la sharia
Grande articolo di Ron Prosor sul Wall Steet Journal: «Nell'ultimo secolo un altro esodo, determinato da un'epidemia di persecuzione, ha travolto il Medio Oriente svuotandolo della sua popolazione cristiana»
L'arcivescovo di Karachi Joseph Coutts racconta a Milano all'Università statale la discriminazione a scuola, sul lavoro e nella vita di tutti i giorni che i cristiani subiscono «perché considerati infedeli»
Succede nel piccolo villaggio di Delga, nel sud di Minya, dove 15 mila cristiani devono pagare la gizya (tra i 20 e i 50 euro al giorno)
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