Dopo oltre sette mesi di carcere liberati i due cristiani. Infondate le accuse di spionaggio, attentato allo Stato e blasfemia. Il reverendo Yat Michael: «È come se fossi rinato un’altra volta»
L’avvocato Mohaned Mustafa a tempi.it: «Nei loro computer non c’era traccia di materiale illegale. Eppure sono in carcere di massima sicurezza e la famiglia non può visitarli»
Mentre il gruppo Human Rights Without Frontiers chiede per la donna il prestigioso premio, il padre chiede ai giudici sudanesi di annullare il matrimonio di Meriam con il cristiano Daniel Wani
I cristiani sono stati avvisati il 29 giugno della demolizione avvenuta il 30. «Volevano anche picchiarci o lanciare contro di noi i lacrimogeni», raccontano i fedeli increduli che ora «pregano nei tendoni»
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