Giornalisti espulsi, tremila arresti, torture. Gli show grotteschi del regime e il denaro elargito ai delatori funzionano: i giudici ratificano la vittoria del presidente chavista. Ora nessuno è al sicuro in Venezuela
Abitazioni segnate come nella Germania nazista, 2.500 oppositori catturati nell’Operazione “Toc Toc”, torture in carcere, video artefatti con musica horror. Il regime punta sulla paura per reprimere il dissenso in Venezuela
Lo sfogo della dottoressa Dora Colomenares, chirurgo dell'ospedale di Maracaibo: «Muoiono in media 20 persone al giorno: mancano personale, acqua, elettricità, medicine e non possiamo farci niente»
Il voto è stato una farsa fin dal principio e i pochi che sono andati alle urne hanno subito pressioni: «Non volevo votare Maduro, ma non potevo permettermi di perdere il lavoro».
Il presidente vuole riformare la struttura giuridica dello stato. Ma le opposizioni e una sempre più crescente parte dei cittadini protestano in piazza
Sconfitta per gli antichavisti. Il Consiglio nazionale ha detto che la consultazione per la revoca del mandato di Maduro non si potrà tenere quest'anno