Alcune esperienze nate dal basso dimostrano che leggere per piacere non è un’attività passata di moda: il romanzo non solo resiste, ma è ancora in grado di suscitare entusiasmo. Una di queste è Tabùk, realtà milanese nata da tre ragazze unite dalla passione per la letteratura: «Giocare con i libri era la nostra sfida e Tabùk è il primo passo all’interno di un progetto più ampio, per questo la maggiore soddisfazione per noi è sentire che lo spirito dei partecipanti è esattamente in sintonia con il nostro e che l’idea che abbiamo sviluppato risponde a un desiderio comune».
Quello che si chiede a chi si iscrive è di immedesimarsi per un paio d’ore nel protagonista del romanzo preferito, per cercare di indovinare il personaggio (e quindi il titolo) degli altri concorrenti e non fare scoprire il proprio. I partecipanti scelgono un libro, non lo rivelano a nessuno e si presentano all’appuntamento in veste del protagonista. In apertura di serata viene consegnato a ognuno l’elenco di tutti i libri scelti, in ordine sparso: l’obiettivo è scoprire il titolo scelto dall’interlocutore con domande dirette in cui ciascuno deve rispondere come se fosse “dentro” il libro. A fine serata i partecipanti possono scegliere di fare book-crossing regalando il proprio volume a chi desiderano.
Sarà che è divertente, sarà che è un’occasione per incontrare gli amici in un contesto diverso o per conoscere persone nuove, sarà che la formula è quella giusta, sarà che entrare nei panni di un personaggio amato e vissuto attraverso le pagine è un po’ un sogno di tutti, certo è che Tabùk piace. Forse perché in un periodo in cui la comunicazione passa attraverso la tecnologia, sedersi di fronte all’interlocutore guardandolo negli occhi sembra, per assurdo, un avvenimento eccezionale.
Il prossimo Tabùk si terrà al Boh!? Cafè di Milano, martedi 3 maggio. Per info, [email protected]