Da un regista gitano, un film di formazione che ha per protagonisti ragazzini e per oggetto la bellezza. Gatlif tiene alla proprie origini, mostrando un popolo colorito e anarchico ma profondamente unito attorno alle corde di una chitarra e a delle voci meravigliose; non è retorico nel rappresentare la fisionomia di un popolo per sua natura sfuggente e carico di contraddizioni e non si piange addosso quando documenta l’emarginazione ed il pregiudizio (in entrambi i sensi). Realistico e, musicalmente, straordinario.
di T. Gatlif
con O. Copp, L. Rech