Secondo la Frankfurter Allgemeine Zeitung mancherebbero all’appello 150 mila voti degli italiani all’estero. Errore di calcolo dell’autorevole quotidiano tedesco? Di una cosa non vogliamo dubitare: che i dodici deputati e i sei senatori proclamati eletti sulla base del voto degli italiani all’estero siano essi stessi a chiedere alla Giunta per le elezioni di Camera e Senato il via libera alla magistratura affinché dissipi ogni pregiudiziale di irregolarità sulla loro elezione. C’è poco da ridere. Il fascicolo aperto dalla procura di Roma dopo l’esposto presentato da alcuni eurodepudati della Cdl e dal ministro Mirko Tremaglia non è una velina antiprodiana. Quel fascicolo noi lo conosciamo bene. Contiene l’inchiesta di Tempi sul voto degli italiani all’estero. La prima puntata è stata la copertina di questo giornale (edizione del 6 aprile). E con questa settimana siamo a tre. Rodolfo Casadei sta documentando con testimonianze di prima mano e fatti circostanziati irregolarità gravissime nello svolgimento del voto all’estero. Onore ai colleghi dell’Ansa e dell’Agi, del Foglio e di Radio 24, dell’Incudine e di Canale Italia che ne hanno riferito. Ma gli altri, le grandi testate nazionali, dove sono? Sconcertante.
O non dovrebbe preoccuparci che la notizia di voti rubati, comprati o volatilizzati, non sta neanche un gradino sotto la camarilla di prime pagine sul cardinale che ‘apre al preservativo’? Settimana scorsa Tempi ha presentato il suo dossier in una conferenza stampa a Bruxelles. Erano presenti, tra gli altri, anche i corrispondenti dei maggiori quotidiani italiani. Reazioni? Ignorato dai colleghi italiani, il dossier è andato nel telegiornale della tv belga. E in Italia? Le istituzioni che rappresentano l’unità nazionale si informino. Perché se pensano che pace e concordia si fanno con la retorica che prescinde da realtà e verità si sbagliano. E di grosso. C’è del marcio nei modi in cui si è svolto il voto degli italiani all’estero. Noi formichine continueremo a raccontarlo. E poi vediamo – qualora Roma finisca nelle nebbie – se all’Aja o a Berlino non salta fuori un giudice.
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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