Èil momento dell’High Definition, Hd per gli amanti delle sigle. Nessun televisore a schermo piatto che si rispetti manca di esporre il marchietto Hd Ready. E per chi vuole proprio esagerare, l’Hd può addirittura diventare full. Il che significa che per essere considerato ad alta definizione, un segnale deve misurare come minimo 1280×720 pixel, ma può arrivare fino a 1920×1080 pixel (la tv normale, si ferma a 576 linee). Ma in questa selva di cifre, l’importante è sapere che guardare un’immagine, fissa o in movimento, con una risoluzione più alta, è più bello che vederla sgranata. E allora via con la rivoluzione digitale. Tuttavia, per trasformare in esperienza multimediale una verità così elementare, i produttori di elettronica stanno a loro volta trasformando tutte le apparecchiature più comuni, dalla tv al videoregistratore e naturalmente tutti noi siamo invitati a sostituirli. Che l’innovazione sia un reale sostegno all’economia? Ma torniamo ai prodotti. L’ultima novità, che arriverà sul mercato a ottobre, riguarda i lettori in grado di “far girare” i nuovi dvd, in particolare i Blu-ray, i nuovi supporti ottici che possono contenere anche 50 gigabyte di informazioni, contro i 4,7 giga dei dvd normali e che quindi sono adatti a immagazzinare le pesanti immagini in alta definizione. Infatti, un’altra cosa importante da sapere è che il televisore Hd Ready non può trasmettere in High definition se il “contenuto” che riceve non lo è a sua volta (e se non dispone della presa Hdmi). Ecco perché Samsung, che sarà seguita a ruota da Panasonic, si appresta a commercializzare il dvd player Blu-ray BD-P1000, capace di riprodurre i contenuti alla risoluzione nativa fino a 1.080 linee. Ma niente paura: è compatibile anche con i vecchi dvd.
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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Emanuele Boffi