Non possiamo aspettare che siano altri a difendere i nostri diritti
Siamo l’esercito che lo scorso 5 ottobre ha invaso le piazze con 10mila persone salde e ferme nella convinzione che esiste una verità iscritta nel cuore di ciascuno di noi, una verità che è alla base della nostra identità di uomini e donne e che nessuna menzogna potrà mai cambiare la realtà. Siamo una testimonianza fatta di papà e mamme che vigilano su quello che accade nelle scuole pronti a reagire ai tentativi subdoli di indottrinamento gender, siamo un popolo formato da studenti con gli occhi aperti rispetto a quello che si insegna nelle università. Fra noi ci sono nonni che informano e formano, casalinghe, avvocati, impiegati, insegnanti, persone con le difficoltà di tutti: lavorative, economiche, di salute, ma che scelgono di combattere per il bene di tutti, intuendo che siamo di fronte ad una sfida epocale contro un’ideologia che mira a sovvertire la natura umana e che non possiamo più permetterci di fingere di non vedere.
Il Governo italiano ha ribadito l’intenzione di procedere con l’annunciato testo sulle unioni civili, che ricalcherà il modello tedesco, equiparando dunque le unioni al matrimonio e aprendo la strada alle adozioni da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso attraverso l’istituto della “stepchild adoption”. Intanto prosegue l’offensiva gender nelle scuole anche dell’infanzia in cui si cerca deliberatamente di confondere i bambini sulla propria identità ancora in formazione, non solo i mass media celebrano quasi all’unisono la nascita dei primi bambini in Italia frutto della fecondazione eterologa senza indignarsi per il fatto che questi bimbi vengono privati dei loro legami biologici e vengono prodotti ad uso e consumo degli adulti, il tutto mentre le istituzione europee non fanno altro che pressare gli stati membri affinché legittimino il matrimonio gay e considerino l’aborto un diritto.
Di fronte a tutto questo le Sentinelle in Piedi tornano a vegliare.
- Sabato 14 marzo 2015: Senigallia, piazza Roma ore 17.15
- Domenica 15 marzo 2015: Mestre, piazza Ferretto ore 17.30
- Domenica 15 marzo 2015: Verona, piazza Bra ore 17.30
- Sabato 21 marzo 2015: Bergamo, Sentierone ore 17.00
- Sabato 21 marzo 2015: Lecco, piazza XX settembre ore 16.00
- Domenica 22 marzo 2015: Firenze, piazza strozzi ore 11.30
- Domenica 22 marzo 2015: Siena, piazza del Campo ore 17.00
- Sabato 28 marzo 2015: Brescia, piazza Duomo ore 16.30
- Domenica 29 marzo 2015: Vicenza, piazza dei Signori ore 16.30
Grazie anche alla nostra mobilitazione l’iter del Ddl Scalfarotto sull’omofobia si è fermato, segno evidente che uniti possiamo vincere.Tuttavia occorre non smettere di vegliare perché questo testo, sempre pendente in Senato, ci ricorda quanto sia rischioso dissentire, pena incorrere in quello che potrebbe diventare reato di omofobia ma che già oggi di fatto viene punito attraverso il linciaggio mediatico.
Per questo è cruciale che ciascuno faccia la propria parte: al mondo associativo, a quello politico, alle istituzioni, a chi legifera chiediamo di uscire dall’ombra e resistere insieme a noi, di non aver paura delle lobby e dei media totalmente appiattiti sul mainstream, a tutte le realtà e i movimenti che hanno a cuore il bene dell’uomo diciamo: svegliatevi! Aprite gli occhi, risvegliate le coscienze e insieme a noi mobilitatevi perché sia tutelata l’essenza dell’uomo e della nostra civiltà.
Le Sentinelle in Piedi esistono per rendere l’uomo libero già ora. Sappiamo quindi di essere uno strumento politico solo di conseguenza alla nostra testimonianza. Perché solo una coscienza irriducibile a ogni omologazione e menzogna potrà cambiare la logica di un potere che anziché servire l’uomo cerca di controllarlo. Per questo la nostra è una battaglia già vinta. Se anche tu hai a cuore la libertà, veglia insieme a noi.
Su facebook: Sentinelle in piedi
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4 commenti
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E tiritti la solita tiritera delle sentinelle eccola qui…a blaterare di gender ecc, solite manfrine…domandina mi trovate un sito non affiliato confessionalmente in cui si tiri fuori la storiella “dell’ideologia gender”. A e per cortesia non ditemi che le sentinelle stesse sono aconfessionali…è importante almeno avere il coraggio di mostrarsi per quello che si è
Certo il gender non lo trovi tra i siti che frequenti tu (luoghi che ideologicamente plaudono solo parti anatomiche precise esaltandone l’impiego improprio) e che stando allo standard qualitativo dei tuoi interventi (in sintesi …tre minchiate ) e le “evidenze 🙂 scientifiche 🙂 che ti convincono … il gender non lo vedi …. perché nessuno è buon giudice in causa propria.
Se la cantano e se la suonano. Nei giorni in cui questi individui scendono in piazza, Twitter è una goduria.
“Se la cantano e se la suonano. Nei giorni in cui questi individui scendono in piazza, Twitter è una goduria.”
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E invece chi “se la gode” su twitter…