Il caso del tribunale che ha garantito una stepchild-lampo a un genitore non biologico non dimostra alcun vulnus giuridico: le legge c'è e non discrimina i gay. Ma i fan del "prodotto garantito" vogliono di più
Sugli atti di nascita bloccati in Italia i media inglesi vaneggiano e Kathleen Stock li segue. «Non ha deciso il governo (nemmeno era in carica), ma la magistratura», ricorda Marina Terragni. «Siamo state noi femministe radicali a sollecitare un intervento»
Milano non potrà più registrare i figli delle coppie dello stesso sesso. I giornali insorgono, ma la decisione «rende quelle bambine e quei bambini più uguali e non diseguali come si legge oggi in molti commenti ideologici», scrive Marina Terragni
C'è chi festeggia lo “sdoganamento” della stepchild, chi l'inizio della "normalizzazione" dei figli dell'utero in affitto. Ma nella decisione dei giudici non c'è apertura all'adozione né volontà di sostituirsi al legislatore, spiega Emanuele Bilotti, ordinario di diritto privato
Ennesima coppia di pinguini maschi a cui mettono un uovo tra le zampe per sostenere la "naturalità" della famiglia omosessuale. Perché non parliamo degli ermellini pedofili e dei delfini stupratori?
La sentenza che impone al comune la trascrizione all'anagrafe di un minore nato con fecondazione artificiale eterologa contrasta con la normativa vigente (ma tanto i giudici non rispondono a nessuno)
Dubito che i reduci del ’68 gioiscano: proclamavano di combattere padroni e istituzioni, adesso la tutela delle loro conquiste è affidata a quelle toghe che mezzo secolo fa odiavano
Lo sforzo di riduzione dei costi della politica potrebbe spingere ulteriormente verso il trasformismo e la tutela di interessi particolari nelle leggi di spesa. Una scheda di lettura critica in vista del referendum del 20 e 21 settembre