Con una guerra lenta, da roditore furbi e ostinato, nell’indifferenza di Bruxelles gli azeri spostano ogni giorno le linee di confine conquistando territorio centimetro dopo centimetro
La fanciulla rom riluceva per bellezza e un turco
che scortava le deportate se ne innamorò. Le propose di convertirsi all’islam e di sposarlo. Rispose: «Perché non diventi tu cristiano?»
Aumentano le violazioni della libertà religiosa in Afghanistan, Azerbaigian, Cina, Iran, Nicaragua, Nigeria, Corea del Nord, Pakistan. Sono solo alcuni degli Stati segnalati dall’ultimo rapporto della Commissione Uscirf americana. Ecco perché
L'Azerbaigian, sostenuto da Turchia e Russia, prosegue la sua politica per distruggere l'Armenia. Oltre a minacciare l'invasione, Baku cancella il patrimonio storico-culturale armeno in Artsakh
Ora l'Azerbaigian pretende otto villaggi armeni, senza offrire in cambio i territori di Erevan che occupa illegalmente. Pashinyan ammette: «Se non cediamo, ci invadono». La comunità internazionale non ha niente da dire?
Le elezioni appena stravinte (per la quinta volta) dal dittatore dell'Azerbaigian sono «un insulto alla democrazia». Il voto si è svolto in un clima di intimidazione e di violenza. Bruxelles dovrebbe rivedere il rapporto con il suo "alleato"
Cominciò con Sakharov a esigere da Gorbaciov la presa d’atto della realtà e del buon diritto degli armeni dell’Artsakh, cercando un buon compromesso. Respinto!
Il reporter è ostinatamente “quasi censurato”. Si vedano i suoi giudizi sui Fratelli musulmani. O la vicenda della deputata sovietica che gli rese possibile raccontare dell’Artsakh