Dopo l'uccisione di 105 soldati armeni, sembra essersi fermata l'invasione da parte dell'Azerbaigian. Il premier armeno invoca un «accordo», ma il vescovo dell'Artsakh, Vrtanes Abrahamyan, dichiara a Tempi: «Baku non si fermerà. Perché l'Ue non ci difende?»
Il dittatore Aliyev è tornato ad attaccare gli armeni (49 morti) con l'aiuto della Turchia. Con la Russia distratta dall'Ucraina e l'Onu indifferente, il cessate il fuoco raggiunto è fragile
«Che lo spargimento del nostro sangue sia conforme a quello dei santi martiri. E Iddio si compiaccia del nostro volontario olocausto, e non lasci la sua Chiesa nelle mani dei pagani»
Credo che gli armeni portino con sé il destino del popolo cristiano (oltre che di quello molokano). Non vincono mai, ma restano invitti come Gesù che li custodisce appeso a una croce
Sempre sull’orlo della dissoluzione e sempre risorgente. Ecco il segreto della permanenza di questo popolo: non la politica o astuzie levantine, ma la presenza di santi martiri
I ministri italiani hanno stretto fiduciosi la mano al padre-padrone di Baku: sarà il gas azero a sostituire quello russo. L’aggressione del Nagorno-Karabakh è già stata dimenticata
Nelle sue “Lamentazioni” Gregorio di Narek, grande santo armeno, esprime una grande solidarietà universale proprio nella colpa, ma più l’umanità è peccatrice più si palesa in lui un’immensa fiducia nella Misericordia
Per 44 giorni nel 2020 l’Artsakh ha subìto la vostra stessa sorte. Sono arrivati i soldati azeri e i tagliagole jihadisti. La Nato ha fornito droni. Non agli armeni, figurarsi, ma agli aggressori
Kim Jong-un minaccia il mondo con un missile balistico intercontinentale; Xi Jinping aumenta la pressione su Taiwan; Baku torna a invadere l'Artsakh. La Russia in Ucraina ha aperto un vaso di pandora
So che tutto sembra perduto, davanti ai progetti anticristiani dei turco-azeri, con la Russia di Putin distratta da altri scenari tremendi. Non è così. Ne ho la prova: foto e didascalie dal Nagorno-Karabakh