
Ruzzle, dopo la dipendenza arriva la noia. L’app dei record è già pronta alla pensione
La giornalista Selvaggia Lucarelli ieri sera si è lasciata andare a una considerazione sul suo profilo Facebook: «Sbaglio, o il fenomeno Ruzzle è durato quanto un fidanzato della Arcuri?». In effetti, la mania per il paroliere 2.0 sembra in netto calo negli ultimi tempi. Scivolata al 18esimo posto della classifica di App Store, la creazione del team Mag Interactive sembra annunciare i primi segni di cedimento.
SEMPRE LO STESSO QUADRATO. La colpa è facilmente attribuibile alla ripetitività. Chiunque abbia giocato più di qualche partita si sarà facilmente accorto che il quadrato con le sedici lettere cambia molto di rado. Le parole da scovare sono molto simili in ogni round e questo causa la noia e l’abbandono dopo poche settimane. Che senso ha giocare se ha l’impressione di essere impegnati sempre nella stessa partita? Così nel giro di poco tempo gli inviti alle partite diminuiscono e spesso si fa fatica anche a terminare una singola partita. Resiste all’addio solo chi ha scoperto di recente il fenomeno Ruzzle ed è nel pieno della mania da quadrato, ma è solo una questione di tempo.
PERICOLO DI FURTO IDENTITA’. A complicare la situazione ci si mette anche una falla nel sistema di sicurezza. La società italiana specializzata in sicurezza informatica, la Hacktive Security, ha scovato e segnalato alla Mag Interactive una vulnerabilità dell’applicazione, che consente di intrufolarsi nell’identità di un giocatore, consultare le sue partite e le sue statistiche, navigare tra i contatti e introdursi nella chat. Il problema sembra essersi risolto con un aggiornamento rilasciato il 20 marzo scorso, ma Ruzzle è ancora sotto osservazione. Chissà che questo problema non spinga altri ex Ruzzle dipendenti ad abbandonare l’app dei record.
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