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C’è chi pagherebbe fior di quattrini per assistere all’incontro, prima o poi inevitabile, tra Vincenzo De Luca e Elly Schlein. E c’è chi pagherebbe il doppio, anche il triplo, per essere presente nell’istante in cui la nuova segretaria del Pd dirà al presidente della Campania più o meno così: «Le iscritte e gli iscritti, le compagne e i compagni, le dirigenti e i dirigenti, le donne e gli uomini del Pd non hanno intenzione di avallare una terza candidatura per te». Superata l’amaurosi per induzione, il governatore a quel punto scioglierebbe le briglie – di qui lo spettacolo per l’immaginario pubblico pagante – innescando i fuochi pirotecnici verbali e gesticolari che hanno fatto di lui il personaggio che è.
Terzo mandato, un’apparente faccenda locale (Campania) che servirà però a svelare la traiettoria che Schlein intende seguire. De Luca ci sta lavorando da tempo, dice che non bastano dieci anni per cambiare la Campania, gliene servono altri cinque, poi si vedrà. Chi cono...
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