
Primo libro Sì-Tav (e la prefazione è di Pier Luigi Bersani)
Gli autori lo definiscono il primo libro a sostegno della Torino-Lione. Ed il titolo del lavoro di Stefano Esposito (deputato Pd) e di Paolo Foietta (architetto, direttore tecnico alla Provincia di Torino e componente dell’Osservatorio), in effetti, non concede spazio a diverse interpretazioni: “Tav sì. Dati, numeri e motivi per realizzare un’opera fondamentale per l’Italia e l’Europa”. L’agile volume è stato presentato ieri, lunedì 14 maggio, al Salone del Libro di Torino (edito da Artema a spese dei due autori, è scaricabile anche per i supporti informatici al sito www.tavsi.it). «L’idea di questa inchiesta nasce dalle richieste di un cittadino: era contrario all’opera, ma non precluso ad un dialogo, e su Facebook mi chiedeva dati ed informazioni», spiega il deputato torinese. «Di fronte a questa richiesta, ho deciso con Paolo Foietta di non limitarmi ad una risposta privata, ma di dare sistematicità alle ragioni che ci portano a sostenere la strategicità della nuova linea ferroviaria».
«È un libro che vuole colmare un vuoto. E farlo in modo scientifico» incalza l’architetto Foietta, spiegando come il testo racconti il percorso che ha condotto alla scelta e i dati in suo supporto. «La pubblicistica No Tav ha avuto una larga diffusione, finendo per imporre l’idea che solo quanti contrastano l’opera abbiano a loro sostegno delle ragioni. Noi sappiamo che non è così, quindi abbiamo deciso di scrivere questo libro».
Un’altra sorpresa di questo volume sta nella prefazione, scritta dal segretario del Pd Pierluigi Bersani: è tutta incentrata sulla nobiltà del riformismo, con richiamo a Federico Caffè, e sul rifiuto di ogni ricaduta nel massimalismo. Riferendosi a come si è arrivati a scrivere questo libro e alla denunciata assenza di confronto, il segretario nazionale del Pd, scrive: «Abbiamo discusso, continuiamo a discutere, ma una democrazia che non realizza le sue decisioni non fa altro che aumentare il proprio discredito». Il libro, spiegano gli autori, «nasce per stimolare il confronto. Un confronto che qualcuno evidentemente non vuole, se si impedisce a Virano di parlare in un istituto superiore a Susa».
E alla presentazione di ieri al salone del Libro non sono mancati alcuni rappresentanti del movimento No Tav, che hanno approfittato dello spazio per le domande per contestare l’onorevole Esposito, in particolare per il riferimento al mancato dibattito al “Ferrari” di Susa. All’incontro ha partecipato anche Giusy La Ganga, ex-craxiano del Piemonte, ora militante del Pd, che non si è risparmiato qualche stilettata. «Certo, un po’ fa sorridere che gli eredi del Pci, che dicevano ogni male del nostro riformismo, ora si facciano apologeti di quell’approccio. Vabbé, è sempre stato così: è il momento di una cosa, solo quando loro arrivano a quella cosa. In ogni caso, questo libro è importante ed è bene che faccia parlare di sé».
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