Un sacerdote è stato accoltellato sull’altare a Città del Messico lunedì sera. Miguel Angel Machorro aveva appena finito di celebrare la funzione delle 18 nella Cattedrale della capitale sudamericana, quando un uomo sotto i 30 anni (foto a destra) si è lanciato contro di lui pugnalandolo per tre volte e cercando di sgozzarlo. Il prete è riuscito a divincolarsi prima che gli venisse tagliata la gola e ora, dopo un’operazione chirurgica d’urgenza ai polmoni, «è in condizioni delicate ma stabili».
FRANCESE O AMERICANO. Non sono ancora chiare l’identità e le motivazioni che hanno spinto l’aggressore ad attaccare il sacerdote. Inizialmente la Commissione nazionale di sicurezza del Messico ha affermato in un comunicato che si tratta di un giovane francese, poi però i procuratori hanno detto che l’uomo ha affermato di chiamarsi John Rock Schild e di essere «un artista nord-americano». Sul perché del suo gesto ha preferito non rispondere durante l’interrogatorio.
OMICIDI IN AUMENTO. Se ancora è troppo presto per parlare di attentato, l’episodio conferma che il Messico è il paese più pericoloso al mondo per i sacerdoti. Gli omicidi di rappresentanti della Chiesa sono aumentati del 275 per cento negli ultimi 10 anni. Dal 2006 al 2012, sono stati uccisi 17 sacerdoti, 3 religiosi, 4 laici e un sacrestano. Negli ultimi tre anni sono stati assassinati invece 18 sacerdoti.
LOTTA CONTRO I NARCOS. Le violenze, secondo uno studio del Centro cattolico multimediale della Chiesa messicana, avvengono soprattutto per mano dei narcos che si oppongono all’attività dei religiosi impegnati nella lotta contro la droga attraverso la predicazione e l’educazione. Ma l’aumento degli episodi criminali si deve anche alla connivenza crescente delle autorità e delle forze dell’ordine, che non vogliono o non riescono a fermare i violenti.
CHIESE PROFANATE. Gli attacchi contro il clero, infatti, avvengono regolarmente per strada: nel 2014 sono stati segnalati 1.520 episodi di estorsione e un aumento del 113 per cento delle minacce di morte. Sempre negli ultimi 10 anni, sono state anche profanate 3.220 chiese, mentre danni e vandalismo contro le immagini sacre e gli oggetti religiosi ammontano a 555.500 dollari.
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