Ieri si è svolta a Parigi una contro-manifestazione in favore del matrimonio gay e della legge Taubira “Matrimonio per tutti”. Scrive così il Corriere: «Migliaia di persone hanno manifestato ieri a Parigi a favore di una legge proposta dal governo per la legalizzazione dei matrimoni omosessuali e delle adozioni da parte di coppie dello stesso sesso». Frase molto sobria ma incompleta. Come mai il Corriere della Sera non cita i numeri, anche se sono stati diramati da organizzatori e Prefettura di Parigi?
IL CORRIERE DIMENTICA I NUMERI. Il Corriere fa anche il parallelo con la “Manif pour tous” di due settimane fa e scrive: «La dimostrazione arriva dopo quella che due settimane fa portò migliaia di cittadini a manifestare per le vie della capitale francese contro la proposta di legge». Anche qui, si parla di “migliaia di cittadini”. Neanche un numero. Eppure di solito i giornali non vedono l’ora di far notare la discrepanza tra le cifre degli organizzatori e quelle della polizia.
ERANO MENO DELLA METÀ. Si tratta di una semplice dimenticanza o di un’omissione ben premeditata? La manifestazione di due settimane fa a favore della famiglia formata dall’unione di un uomo e una donna è stata partecipata, secondo gli organizzatori, da quasi un milione di persone, circa 800 mila. Quella di ieri, sempre secondo gli organizzatori, da 400 mila. Cioè meno della metà. Ma, si dirà, bisogna prendere non i numeri “inventati” dagli organizzatori ma quelli “ufficiali” della polizia. Bene. La “Manif pour tous” ha collezionato 340 mila presenze, cioè la terza manifestazione più partecipata degli ultimi trent’anni in Francia, giudicata dalla Prefettura «enorme!», quella di ieri solo 125 mila. Cioè, ancora una volta, meno della metà.
MIGLIAIA. L’appoggio nei confronti della legge non si può giudicare (solo) in base ai numeri delle persone che scendono in piazza e sarà forse per questo che il presidente socialista Hollande ha deciso di ignorare completamente le almeno 340 mila persone che hanno protestato contro la legge due settimane fa. Però i numeri fanno scena, ecco perché i giornali non vedono l’ora di evidenziare la differenza tra quelli ufficiali e quelli ufficiosi. Non sempre, però. Questa volta il Corriere ha preferito, chissà perché, parlare di generiche “migliaia”.