

Anche il mondo del calcio in Francia esulta. Il 29 dicembre scorso la Corte costituzionale francese ha bocciato l’imposta al 75% sulla parte dei redditi superiore al milione di euro. La supertassa inserita in finanziaria dal presidente francese Francois Hollande, che ha fatto fuggire dalla Francia milionari come Gerard Depardieu, è stata dichiarata «illegale» dalla Corte, mentre la nuova tranche marginale al 45% dell’imposta sul reddito è stata ritenuta conforme alla Costituzione. Il premier francese Ayrault ha detto che la supertassa verrà «in ogni caso ripristinata», intanto però Ibrahimovic e compagni tirano un sospiro di sollievo.
LA SUPERTASSA E IL CALCIO. La tassa avrebbe infatti riguardato circa 1500 contribuenti, 100 dei quali sono calciatori, ed è per questo che la stessa Lega calcio francese si era battuta contro la legge. «Il calcio professionale ha avuto ragione a battersi» dichiara Frédéric Thiriez, presidente di Lega, che l’anno scorso aveva paventato «l’effetto disastroso [della supertassa] sulla competitività del calcio francese», visto che molti giocatori già avevano pensato di lasciare le rispettive squadre francesi per approdare verso lidi e campionati più fiscalmente accettabili.
IL CASO PSG/IBRA. A novembre Jean-Pierre Louvel, presidente del sindacato dei club calcistici, aveva presentato un rapporto secondo il quale i club avrebbero dovuto sborsare 125 milioni di euro in più, se la legge fosse stata approvata. «Parliamo del 25% di quanto lo Stato si attende di guadagnare in totale dalla legge. Senza contare che il calcio paga già in tasse 1,3 miliardi di euro all’anno» aveva dichiarato. Riportiamo ad esempio il caso di Ibrahimovic, citando il Le Figaro: il fuoriclasse ex Milan viene pagato dagli sceicchi proprietari del Paris Saint-Germain 14 milioni di euro netti all’anno, guadagnando così 90 volte più di Hollande. Siccome però Ibra ha da subito affermato di non volere sborsare neanche un euro per i balzelli francesi, il Psg avrebbe dovuto pagare solo per lui ben 30 milioni di euro, senza contare Lavezzi, Menez, Pastore, Lucas, Thiago Motta.
125 MILIONI DI EURO IN PIÙ. Le parole con cui il primo ministro Ayrault ha però annunciato che il governo approverà in altro modo la legge, fanno allarmare di nuovo il mondo del calcio, che non vuole sborsare quei 125 milioni di euro in più. Per questo il sindacato dei calciatori sta trattando con il ministro dello Sport, Valérie Fourneyron, perché vengano prese misure a tutela dei calciatori. Vista però la foga con cui Hollande sta cercando di racimolare soldi con le tasse, è difficile che si arrivi ad un accordo con i calciatori.
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Fa bene Tempi a insistere con svariati articoli sul tema della supertasse per i ricchi francesi, ora mi aspetto altri articoli che parleranno di analoghi provvedimenti americani e, futuri, italiani.
D’altro canto in Italia ci sono milioni e milioni di supermilionari ed è giusto preoccuparsi delle loro tasse, mentre, per esempio, due o tre pendolari lombardi che hanno vagato per ore in stazioni dove se c’era un treno era inesorabilmente fermo, per loro nessuna attenzione e articoli.
Questa si che è informazione.
A proposito le veline pro Cattaneo sono finite?