Parte il gioco di tempi.it per Euro2012. Indovina il campione misterioso

Di Redazione
08 Giugno 2012
Parte il concorso di tempi.it per i massimi esperti di calcio europeo. Chi indovina, vince un'intervista. Primo indizio, gioca in Italia...

Al via il grande gioco di tempi.it riservato agli esperti di calcio più malati. A partire da oggi, pubblicheremo durante tutto il periodo degli Europei il ritratto di un calciatore misterioso. Sfidiamo i nostri lettori a indovinare chi è, tra i convocati di tutte le Nazionali partecipanti, il campione in incognita. Però attenzione, questo non è un gioco a premi, è molto di più. È un gioco a fama: per il vincitore c’è in palio uno spazio di celebrità.
Le risposte (nome e cognome del calciatore) dovranno pervenire via e-mail all’indirizzo [email protected], specificando nell’oggetto “campione misterioso“. La redazione provvederà a contattare il vincitore. In caso di più vincitori, il fortunato sarà estratto a sorte.

Primo indizio. Gioca in Italia. Vabbé facile, direte voi… però il giocatore di cui stiamo parlando non è che abbia proprio lasciato il segno dalle nostre parti. In pochi si sono accorti di lui: la sua è stata un’annata molto sofferta, a tratti anonima, se non fin troppo negativa. Difficile per un cuore freddo e barbaro come il suo ambientarsi là dove il caldo vento di scirocco soffia da sud, spazzando via una stagione orribile.

Pensare che invece nei tre anni precedenti, quando a spingere le sue gambe era il vento freddo del nord, il suo l’ha sempre fatto, eccome. Cioè, non immaginatevi un bomber da 20-25 gol l’anno. Le sue cifre sono sempre state più basse, anche se un paio di perle da fuoriclasse le ha regalate. Pensate che una volta nel 2008 recuperò una palla a centrocampo, avanzò lentamente cercando qualche compagno cui passarla. Tutti fermi, tutti marcati: vabbé, disse lui, per non saper né leggere né scrivere a ‘sto punto tiro dritto e vado in porta. Testa bassa, scatto veloce, palla appiccicata al piede: si trovò in area e fece pure gol. Fu una rete straordinaria, la migliore di tutta la stagione secondo la federazione dove giocava allora. Applausi a non finire, ma le sue gambe, mai paghe, qualche mese dopo concessero il bis: un’altra sgambata di 65 metri, dalla sua difesa alla porta avversaria. Una progressione fantastica, dove sembra di vedere una di quelle navi vichinghe solitarie che solcavano impavide i mari del nord.

Galoppate che quest’anno in Italia ha tenuto tutte per sé… Peccato. Forse è solo un discorso di latitudine, il che renderebbe interessante attendere i match che lo vedranno protagonista agli Europei, nel profondo est e profondo nord di Polonia e Ucraina.

Vedremo: certo, nessuno pretende da lui un altro coast to coast, i suoi tifosi s’accontenterebbero che faccia bene il suo, magari impreziosendo i match con qualche bella incornata su calcio d’angolo, che è una specialità della casa, o magari con un bel tiro dal dischetto, altro suo pezzo forte, sempre se qualche zingaro non glielo ruba. È vero, c’è da aspettarsi che un po’ di emozione la proverà, dato che se dovesse scendere in campo sarà per lui l’esordio in queste competizioni internazionali: 4 anni fa era in squadra per gli Europei di Svizzera e Austria, ma non giocò neanche un minuto, mentre con tutti i club in cui ha giocato non ha mai potuto disputare un match di coppa. Era troppo giovane infatti quando la squadra che ne ha dato i natali calcistici, nel 2000 sbatté fuori dai preliminari di Champions League un’italiana, allenata da uno che ora lavora un po’ lontano da qui, migliaia e migliaia di chilometri ad est. Per il suo club fu un vero successo, e gli permise di andare a sorpresa alla fase a gironi della Coppa. Ma a questo punto ho detto troppo. Chi sarà il giocatore segreto?

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