Ieri dopo il discorso del Papa alla Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile le agenzie stampa titolavano così: «Un obbligo, prendersi cura dell’ambiente». Certo molte citavano il fatto che «l’uomo non è Dio, ma sua immagine» e che è chiamato a riconoscere e rispettare «Dio in ciò che lo circonda», ma altre osservazioni fatte da Benedetto XVI non sono apparse su nessuna agenzia italiana.
Riportiamo di seguito per intero quello che il Santo Padre ha detto: «Il primo passo per un rapporto corretto con il mondo che ci circonda è proprio il riconoscimento da parte dell’uomo, della sua condizione di creatura: l’uomo non è Dio ma sua immagine, e quindi dovrebbe cercare di diventare più sensibile alla presenza di Dio in ciò che gli è intorno: in tutte le creature, e specialmente nella persona umana, esiste una certa epifania con Dio».
Il Papa ha sottolineato pertanto che «l’uomo sarà in grado di rispettare le creature nella misura in cui ha nel suo spirito un senso pieno della vita, altrimenti sarà portato a disprezzare se stesso e ciò che lo circonda… Pertanto la prima ecologia che deve essere difesa è l’ “ecologia umana”. Cioè, senza una chiara difesa della vita umana dal suo concepimento fino alla morte naturale, senza una difesa della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, senza una vera difesa di coloro che sono esclusi ed emarginati dalla società, senza dimenticare, in questo contesto, chi ha perso tutto, vittime di catastrofi naturali, non si potrà mai parlare di una vera difesa dell’ambiente».