Papa Francesco invia un messaggio a veglia per cristiani perseguitati. Sono i «martiri del nostro tempo»

Di Redazione
03 Maggio 2015
Il Pontefice e il cardinale Scola hanno fatto sentire la loro vicinanza per l'iniziativa organizzata da Regione Lombardia cui ha partecipato Paul Bhatti

cristiani-perseguitati-lombardiaPapa Francesco ha inviato un messaggio per l’iniziativa di sostegno ai cristiani perseguitati nel mondo svoltasi ieri sera in piazza Lombardia. Si tratta, ha scritto il Pontefice, di essere vicini ai «martiri del nostro tempo» e pregare per un «inaccettabile crimine che costituisce una preoccupante deriva dei diritti umani» e «alleviare le sofferenze di tanti fratelli perseguitati a causa del suo nome».
Su iniziativa dell’assessore alle culture della Regione, Cristina Cappellini, si è svolta una veglia cui hanno partecipato e aderito diverse istituzioni, tra cui il Comune, e centinaia di cittadini. Nel suo messaggio il Papa ha invitato ad avere un «sussulto di consapevolezza» per non dimenticare i tanti cristiani perseguitati solo a causa della loro fede. Francesco ha voluto ribadire la sua «intensa partecipazione al dolore di tanti fratelli e sorelle – martiri del nostro tempo – esiliati, uccisi e decapitati per il solo fatto di essere cristiani».
Un messaggio di vicinanza è stato inviato anche dal cardinale arcivescovo di Milano, Angelo Scola, rappresentato dal vicario episcopale monsignor Luca Bressan: «Impegni già in calendario mi impediscono di partecipare di persona, ma sono vicino nella preghiera a tutti i presenti al momento di sensibilizzazione su fatti tanto drammatici».

lombardia-cristiani-perseguitatiLE TESTIMONIANZE. Alla veglia era presenti il governatore lombardo Roberto Maroni e il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo, il consigliere regionale Massimiliano Romeo, il senatore Mario Mauro, il consigliere comunale Matteo Forte. Ospite d’onore, un personaggio che i lettori di tempi.it conoscono bene: Paul Bhatti, fratello di Shahbaz, e ministro per le Minoranze del Pakistan, che ha ancora una volta raccontato la sua vicenda e di tanti come lui e ribadito che «chi crede in Gesù Cristo non ha paura».
«Quella a favore dei cristiani perseguitati, per la sensibilizzazione su questo tema, è una battaglia in cui Regione Lombardia c’è stata e ci sarà sempre», ha detto il presidente Maroni. «Siamo qui a parlare dei valori fondamentali, quelli su cui si fondano il vivere civile e l’azione di governo, anche della Regione Lombardia. Non è infatti possibile che ci siano ancora Paesi in cui alcuni diritti, tra cui quello della professione della propria fede, siano negati. Ho voluto essere personalmente presente per ribadire che Regione Lombardia è in campo in questa partita come lo è stata a febbraio quando qualcuno ha cercato, con critiche di parte, di non farci parlare dei nostri valori, di quei valori in cui noi ci riconosciamo. La Regione è in campo e combatte le battaglie per i valori fondanti della nostra società e sostiene chi è in difficoltà, in tutto il mondo, per vederseli riconosciuti. Occorre garantire a tutti la libertà di esprimere la propria opinione e, questa sera, vogliamo dire che i Cristiani devono avere il diritto di professare la loro fede in tutto il mondo e non di sentirsi a rischio in 116 nazioni».

[pubblicita_articolo allineam=”destra”]CRISTIADA. Cappellini ha rivolto un «appello forte e sincero a tutti i cittadini, di qualsiasi appartenenza religiosa, perché possano condividere con noi un gesto importante di solidarietà e di ferma condanna delle atrocità che il terrorismo islamico sta compiendo in diverse aree del mondo. Dobbiamo tutti fare la nostra parte perché ci sia una più ampia presa di coscienza». Per Cattaneo «chi colpisce il cristianesimo colpisce anche l’Occidente. E l’Occidente non può rimanere inerme di fronte a questi fatti, perché l’attacco è rivolto alle radici della nostra cultura e ai valori della nostra civiltà. Non riconoscere questo è un atteggiamento miope, incapace di guardare alla realtà perché accecato da una strisciante ideologia anticristiana che purtroppo è sempre più diffusa». Dopo l’accensione delle candele sotto la sede della Regione e la simbolica veglia in silenzio, nell’auditorium Testori la proiezione di Cristiada , il film sulle persecuzioni dei cristiani in Messico. Per l’assessore Cappellini «un’iniziativa con cui la Regione spera di poter contribuire ad accendere i riflettori su una tragedia ancora troppo ostaggio del silenzio delle istituzioni e dei media».

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