Pakistan. Dopo il duplice attentato, a Lahore spari contro un’altra chiesa cattolica e una scuola
IN PIENO GIORNO. I due uomini hanno agito in pieno giorno, alle due del pomeriggio a Lahore, la stessa città dove il 15 marzo due attentatori talebani si sono fatti esplodere davanti a due chiese nel quartiere cristiano di Youhanabad, causando la morte di 19 persone. L’attacco è avvenuto davanti alla chiesa cattolica di San Pietro, nel quartiere Girja Chowk, di fianco alla quale si trova una scuola cattolica.
«CHIEDIAMO GIUSTIZIA». «È impensabile che attentati come questo contro una chiesa cattolica e una scuola possano avvenire in pieno giorno», ha dichiarato l’avvocato Sardar Mushtaq Gill, che si batte per i diritti delle minoranze. «Chiediamo giustizia per gli attacchi alle chiese di Youhanabad. Quest’ultimo incidente alla chiesa di san Pietro crea nuova paura e insicurezza nella comunità cristiana».
ARRESTI INDISCRIMINATI. Ieri, nel quartiere di Youhanabad, la polizia ha arrestato circa 200 cristiani con un «raid indiscriminato». Dopo il doppio attentato del 15 marzo, infatti, una folla aveva linciato e ucciso due uomini sospettati di essere collegati ai terroristi. La polizia però ha arrestato i cristiani senza neanche verificare prima la loro identità e il loro eventuale coinvolgimento nel duplice omicidio. Padre Srif John ha dichiarato ad AsiaNews: «Non ci opponiamo all’arresto di chi ha fatto qualcosa di sbagliato, ma arrestare degli innocenti è inaccettabile».
Foto Ansa/Ap
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