Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Giustizia
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Blog
    • La preghiera del mattino
    • Lettere al direttore
    • Il Deserto dei Tartari
    • Casca il mondo
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Giustizia
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Blog
    • La preghiera del mattino
    • Lettere al direttore
    • Il Deserto dei Tartari
    • Casca il mondo
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Arzoo può tornare a casa, ma guai a tornare cristiana

Pakistan, i giudici restituiscono la sposa bambina, rapita e convertita a forza, ai suoi genitori. Ma le ordinano di restare fedele all'islam

Caterina Giojelli
29/12/2021 - 6:25
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia
Pakistan, lo scorso anno circa duemila ragazzine cristiane e indù sono state rapite, sottomesse all’islam e ridotte in spose o schiave sessuali
Pakistan, lo scorso anno circa duemila ragazzine cristiane e indù sono state rapite, sottomesse all’islam e ridotte in spose o schiave sessuali (foto Ansa)

Arzoo non crescerà in un centro di accoglienza: l’Alta Corte del Sindh in Pakistan ha accettato la sua richiesta di tornare a casa, da mamma e papà. Tuttavia i giudici hanno ammonito i genitori: la ragazzina dovrà comparire davanti alla polizia ogni tre mesi e un ufficiale dovrà accertarsi che nessuno abbia provato a plagiarla o minacciarla per abiurare l’islam e tornare al cristianesimo. In caso contrario il tribunale farà giustizia.

In pratica i giudici, uscendo dai confini della loro giurisdizione, «hanno firmato la sua condanna a morte». Non si capacita della sentenza Saiful Malook, l’avvocato musulmano divenuto paladino delle assoluzioni cristiani perseguitati (da Asia Bibi ai coniugi Shagufta Kausar e Shafqat Emmanuel) e per questo finito nel mirino degli estremisti islamici: «Non riesco a capire perché i giudici abbiano dovuto sollevare la questione della conversione all’Islam quando si dovevano occupare solo della domanda di Arzoo di trasferirsi a casa dei suoi genitori», ha detto all’agenzia Morning Star News. «Non esiste alcuna disposizione legale che autorizzi una centrale di polizia a convocare la ragazza ogni tre mesi per verificare il suo benessere e se si attiene alla sua fede musulmana o meno. Questa sentenza è assurda».

La sposa bambina del Pakistan

Assurda come la vicenda giudiziaria di Arzoo Raja, di Huma, Maira e di centinaia di ragazzine cristiane diventate strumento di persecuzione delle minoranze in Pakistan: nessuna sfugge al canovaccio dell’uomo islamico, sequestro, stupro, conversione all’islam, matrimonio, umiliazione in tribunale. Dove molte bambine, terrorizzate dal contraddire i giudici e dalle conseguenze spesso minacciate dai rapitori che investirebbero le famiglie d’origine, arrivano a negare di essere state rapite o forzatamente costrette ad abiurare.

È il triste caso di Arzoo di cui Tempi vi ha più volte raccontato la storia: dopo la prima, folle sentenza, con la quale i giudici avevano chiuso le indagini abbandonandola al suo aguzzino, al cospetto dell’Alta Corte del Sindh la minuscola Arzoo era riuscita a sostenere di avere 18 anni, negare di essere stata rapita mentre giocava fuori dalla sua casa a Karachi, e pregare i giudici di lasciarla tornare dal marito Ali Azhar, il musulmano di 44 anni che l’aveva sequestrata, convertita e sposata il 13 ottobre 2020. Ma perfino i magistrati questa volta avevano fatto fatica a credere alla sua versione, la versione di una bambina visibilmente di soli 13 anni.

I giudici riaprono il caso di Arzoo

Erano stati loro a evitare indagini e arresto ad Azhar. Poi però si erano messi di mezzo Bilawal Bhutto Zardari, presidente del Partito popolare pakistano, e la Conferenza episcopale: all’appello del cardinale di Karachi Joseph Coutts per chiedere giustizia per Arzoo avevano risposto centinaia di persone e, da Lahore a Faisalabad, le piazze si erano riempite di manifestanti. I giudici erano stati costretti ad aprire un’inchiesta e trasferire la piccola in una casa di accoglienza. È lì che, in balìa delle minacce dei familiari del “marito” e dell’influenza di “educatrici” islamiche autorizzate dal governo, Arzoo aveva deciso che non sarebbe tornata a casa.

Incaricata una commissione medica indipendente di valutare l’età effettiva della ragazzina l’Alta Corte aveva deliberato che le surreali richieste di Azhar di ottenere la custodia della bambina e le sue accuse ai genitori di avergliela portata via fossero da rigettare, il matrimonio da invalidare e che l’uomo dovesse rispondere di stupro di minorenne, crimine punibile con la reclusione a vita o la condanna a morte. Nessuno si era addentrato negli aspetti religiosi e dell’abiura nonostante la produzione di un certificato di conversione all’islam rappresentasse un aspetto centrale nel caso di Arzoo come di migliaia di spose bambine in Pakistan, dove l’età minima per sposarsi è 18 anni, mentre le corti islamiche ammettono il matrimonio fin dal primo ciclo mestruale.

Obbligata a restare musulmana

Per mesi gli attivisti dei diritti umani denunciarono l’errore dei giudici di assecondare la richiesta di una minorenne sottoposta a un trauma violento di restare nel centro di accoglienza dove era stata presa in “custodia” in attesa del verdetto, da sola e lontana da casa. Se ai genitori era stato infatti vietato di avvicinare la figlia, Arzoo aveva ricevuto regolarmente visite di donne che l’avrebbero istruita su cosa dire alla corte per andare a vivere con una di loro e sottrarsi alle torture che le avrebbero inflitto i genitori cristiani. Alla fine l’Alta Corte del Sindh aveva deciso che non sarebbero stati i due a crescerla bensì le educatrici del centro di accoglienza, fino alla maggiore età. E Aznar era stato rilasciato su cauzione, «segno che sfuggirà alla punizione», ha commentato amaramente Malook.

Poi Arzoo ci ha ripensato. Dopo un anno al centro, il 22 dicembre scorso, di nuovo al cospetto dei giudici, la ragazza ha confermato ancora una volta di essersi convertita all’islam liberamente, ma di desiderare tornare a casa. I suoi genitori hanno dovuto giurare alla corte che la ragazza potrà praticare il suo credo senza alcuna restrizione né pressione per tornare al cristianesimo, e che nessuno le farà mai in alcun modo pesare o pagare la sua conversione, né la sua precedente decisione di vivere nel centro di accoglienza. Ma ai giudici, le promesse di quei due poveri genitori cattolici che da oltre un anno stanno raccontando solo la verità battagliando per salvare la figlia tredicenne da uno stupratore musulmano, non interessano: la ragazza sarà controllata ogni tre mesi. Sarà libera di praticare l’islam ma non di tornare al cristianesimo. Pena il ritorno in tribunale per lei e la sua famiglia. Nessuno si era addentrato nei pure dirimenti aspetti religiosi della dolorosa vicenda di Arzoo prima d’ora. Oggi, col suo aguzzino libero e impunito di fronte alla legge, promettendo di liberarla i giudici hanno in realtà «firmato la sua condanna a morte».

Tags: Cristiani PerseguitatiPakistanspose bambine
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Il giovane seminarista cattolico Na'aman Danlami, morto bruciato vivo in Nigeria dai banditi

Nigeria. Il martirio del seminarista cattolico Na’aman Danlami

12 Settembre 2023
Medardo Mairena Sequeira racconta come è stato rapito, torturato e imprigionato in Nicaragua

Nicaragua. «Non ho voluto tradire la Chiesa e mi hanno torturato»

11 Settembre 2023
Padre Hanna Jallouf tra i cristiani rimasti con lui a Knayeh, in Siria, nonostante i soprusi da parte dei jihadisti

«L’oro che ho trovato nel fango siriano»

27 Agosto 2023
Il tabernacolo di una chiesa di Jaranwala dissacrato il 16 agosto in Pakistan

«I cristiani del Pakistan non sono cittadini di serie B»

23 Agosto 2023
Una chiesa distrutta a Jaranwala, Pakistan, dai musulmani

Pakistan. «Gli islamici hanno bruciato tutte le chiese di Jaranwala»

19 Agosto 2023
Pakistan

Il cristianesimo a fuoco in Pakistan

18 Agosto 2023

Video

I negozi in Artsakh sono vuoti a causa del blocco del Corridoio di Lachin da parte dell'Azerbaigian
Video

Sette mesi di «catastrofe umanitaria» in Artsakh

Redazione
26 Luglio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Il cardinale George Pell
Blog

La Chiesa e le accuse (false) del mondo

Emanuele Boffi
23 Settembre 2023

Read more

Scrivi a Tempi

Foto

Sas dla Crusc
Foto

Ritorno al Sas dla Crusc. Davanti al trono

31 Agosto 2023
Matrimonio sposa
Foto

Bambina, sposa

31 Luglio 2023
Luigi Negri sul palco del Meeting di Rimini
Foto

Fede e cultura una sfida per la ragione

22 Giugno 2023
Una casa semi-sommersa dall’acqua in seguito all’alluvione in Emilia-Romagna
Foto

La notte che ha incominciato a piovere

10 Giugno 2023
Foto

Manovriamo tra due bande di curati

9 Giugno 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Blog
    • Lettere al direttore
    • La preghiera del mattino
    • Casca il mondo
    • Il Deserto dei Tartari
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Tempi Media
    • News
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist