La regione autonoma è isolata e la sua popolazione soffre, senza che l'Occidente muova un dito o levi una protesta. Oggi bisogna difendere, a ogni costo, questi armeni di montagna
L’Occidente non dice una parola, non informa nessuno sui crimini di guerra perpetrati dalle milizie di Aliyev. Tu che mi leggi, sai qualcosa della orribile sorte delle donne-soldato armene, fatte prigioniere?
Dopo l'uccisione di 105 soldati armeni, sembra essersi fermata l'invasione da parte dell'Azerbaigian. Il premier armeno invoca un «accordo», ma il vescovo dell'Artsakh, Vrtanes Abrahamyan, dichiara a Tempi: «Baku non si fermerà. Perché l'Ue non ci difende?»
A un anno dalla guerra mossa da Azerbaigian e Turchia, gli armeni del Nagorno-Karabakh aprono in collaborazione con l'Italia l'istituto Antonia Arslan per formare i giovani. «Ai crimini di Erdogan rispondiamo con la speranza che deriva dall'educazione»
Qui ogni fanciullo è libero di conoscere la propria cultura e decidere in autonomia quale valore abbia e se e come porteranno avanti i suoi valori e la sua pratica