Il sito di Avvenire informa che gli islamisti di Boko Haram «hanno fatto l’ennesima strage in diversi villaggi del nordest della Nigeria», uccidendo, secondo i testimoni oculari, oltre cento persone. Il gruppo terrorista, che da anni ha dichiarato una guerra di fatto alla Nigeria, con l’intenzione di creare un califfato nelle città strappate al governo del paese, come ha fatto lo Stato islamico tra Siria e Iraq, avrebbe attaccato la scorsa notte a Fatawe, nello stato di Borno. Decine di miliziani, scrive sempre il quotidiano della Cei, «hanno ammassato i residenti del villaggio, per poi iniziare a sgozzare gli uomini, con la folla terrorizzata che ha cercato di fuggire dal teatro del massacro».
«LEGATI E MASSACRATI». Amodu Kadir, rifugiato nel villaggio di Mubi, nel vicino stato di Adamawa, ha detto che i terroristi della setta islamista «hanno ucciso decine di persone, ma non posso dare ancora una cifra precisa perché dobbiamo tornare e contare i cadaveri». L’uomo dice che non c’è «alcun dubbio» che si trattasse di miliziani di Boko Haram. «Sono arrivati nel villaggio verso le 22.30 – ha raccontato Kadir – e hanno radunato tutti, anche donne e bambini. Hanno sparato vari colpi di avvertimento in aria, prima di cominciare a legare le mani degli uomini adulti dietro la schiena e massacrarli».
«DECINE DI FUGGITIVI ANNEGATI». Un numero imprecisato di donne e bambini sarebbero stati rapiti, secondo le agenzie di stampa. Mentre decine di abitanti della città presa d’assalto, nel tentativo di sfuggire ai terroristi, sarebbero annegati nel fiume Gadabul. «Gli attacchi sono iniziati verso le 7.30 costringendo tutti a fuggire», ha detto un residente. «La maggior parte sono annegati nel fiume, mentre alcuni altri sono stati uccisi da Boko Haram».
Foto Ansa