Se una formula è vincente, difficilmente si intraprenderanno altre strade e si correrà un nuovo rischio, sopratutto se questo riguarda ingenti guadagni. Nicholas Sparks, il più famoso scrittore vivente di romanzi rosa, ne sa qualcosa, visto che dal 1990 pubblica una nuova opera all’anno, anche se le trame non differiscono poi molto l’una dall’altra. Il prolifico scrittore non ha chiaramente intenzione di fermarsi, anche perché dai suoi romanzi strappalacrime vengono tratte sceneggiature per film romantici, un mercato che non conosce crisi. In rete circola questo perfetto schema di tutte le storie di Sparks, che consiste nel mettere al centro della storia un ragazzo e una ragazza bianchi e di bell’aspetto, porre sul loro cammino un ostacolo qualsiasi dei giorni nostri che possa far sembrare il loro amore impossibile – vanno bene cancro e altre malattie terminale, guerre in Iraq o in Afghanistan – e farli innamorare perdutamente. Infine serve un poster accalappialettori, e in quel caso basta rivolgersi sempre allo stesso disegnatore, che ritragga i protagonisti intenti a baciarsi su sfondo tramontato in rosso. A questo punto basterà aspettare che i fan abbocchino e godersi i guadagni.
Nelle sale italiane è appena uscito uno degli ultimi film tratti da un’opera di quel furbone di Nicholas, Ho cercato il tuo nome. Al centro della storia, guarda caso, un reduce della guerra in Iraq che, tornato in patria, vaga per gli Usa cercando di identificare una donna bionda e bellissima vista in una foto che custodisce gelosamente. Ovviamente riuscirà nell’impresa e tutto finirà per il meglio. Lo scorso gennaio invece è uscito in libreria Il meglio di me, che racconta la storia di due ragazzi che si amano ma appartengono a due ceti sociali diversi e sono destinati a dividersi. Innamoramento e ceti sociali diversi, un concetto effettivamente nuovo per il 2012. Fatto sta che anche di questo polpettone verrà tratto un film, che uscirà nel 2014, mentre nel 2013 uscirà la versione cinematografica di Vicino a te non ho paura, la sua penultima opera. Ora, caro Nicholas, sappiamo che hai 46 anni, che sei nel fiore della tua carriera, sentirai anche tu prima o poi il bisogno di ritirarti a guardare il tramonto sotto un portico dell’Alabama? Non per il momento, fa sapere lo scrittore. Che ha aggiunto in un’intervista che sta già pensando al prossimo romanzo: «Sarà unico, come tutti gli altri».