Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – Da buon servitore dei poteri euroatlantici Matteo Renzi ha completamente dimenticato la sua adesione convinta al Family Day 2007 e adesso fa addirittura l’esagerato voltagabbana a dare la sua ferma adesione al ddl Cirinnà. «Mi vergogno di vivere in un Paese che non riesce a fare questo passo avanti sui diritti». Piuttosto, non ti vergogni di vivere in un Paese in cui resta lettera morta la Costituzione che «riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio» (articolo 29) e che «agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia, con particolare riguardo alle famiglie numerose» (articolo 31)?
Lo capiamo bene: bisogna credere in qualcosa per non subire la tirannia del complesso industriale che ha reso l’Occidente un somarello genericamente gay. Stiamo tagliando le radici su cui è impiantata ogni società. E probabilmente gli stessi che ci mandano l’Isis a scatenare l’immigrazione selvaggia mentre ci comprano aziende e città, sono volentieri ingaggiati in questo nostro harakiri. D’altra parte, come spiegare una Hillary Clinton eroina dei diritti Lgbt con i finanziamenti dell’Arabia Saudita? Cosa significa un movimento Lgbt fieramente avverso alla Chiesa cattolica e alla Russia di Putin, ma mai visto in azione antiomofoba davanti alle ambasciate delle monarchie integraliste e delle moschee d’Arabia?
Insomma, questo è il quadro: da che l’uomo, e soprattutto la donna, sono entrati in Borsa (commerci di ovuli, produzione di embrioni, uteri in affitto, bambini à la carte), dogma e legislazioni gay sono diventati “lo spirito del capitalismo”. Perciò, se c’è un punto di Archimede su cui l’anomalia italiana dovrebbe continuare a esercitarsi (soprattutto adesso che dobbiamo fare i conti con il nostro disastro demografico a fronte dell’esplosione demografica dei paesi di emigrazione), è proprio quello del rilancio di politiche che mettano al centro l’alleanza uomo-donna. Seguendo l’esempio dei paesi non allineati al sessualsocialismo di Obama e a una società che viaggia alla media di 354 stragi in 330 giorni (perché ci sono troppe armi o perché la disgregazione sociale americana, grazie anche a una correttezza politica folle e a una legislazione radical chic squinternata, trova sempre più schietta documentazione negli squilibrati che se non prendono lo psicofarmaco – e sono ormai il 25 per cento dei giovani americani – danno fuori di testa?).
Caro Ncd, cari Alfano e Lupi, avreste davanti una prateria se solo vi sfilaste dal fare la foglia di fico al proconsole obamiano in Italia, e seguiste l’altra Europa, quella che da Varsavia a Budapest si ribella all’industria e al totalitarismo gayo. Alfano può mettersi di traverso e decretare la fine del governo Renzi. E di conseguenza, mentre il Pd ansima per il voto islamico e le quote gay, Lupi può addirittura candidarsi a sindaco di Milano. Con il beneplacito del popolo che ne ha piene le tasche della Repubblica favorevole a tutto, tranne che al buon senso e alla propria gente.
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